Dalla primavera 2024, i migranti messi in salvo nel Mediterraneo dalle navi italiane saranno trasferiti in Albania. Un protocollo, quello siglato da Giorgia Meloni ed Edi Rama a Palazzo Chigi, che punta a dissuadere le partenze e il traffico di esseri umani. Nonché ad alleggerire hotspot come quello di Lampedusa.
È la concretizzazione di un accordo “sostanzialmente chiuso a Ferragosto, durante l’incontro che i due leader hanno tenuto in Albania e che è stato narrato come una semplice vacanza, ma altro che aperitivi…”. Fonti di Palazzo Chigi parlano di una svolta “storica non solo per l’Italia ma per tutta l’Unione europea”. “Se l’Italia chiama l’Albania c’è”, mette in chiaro Rama, ricordando che il suo Paese è in attesa di entrare nell’Ue, ma “è uno Stato europeo. Ci manca la U davanti ma ciò non ci impedisce di essere e vedere il mondo come europei”.
Nella sua visita di fine aprile a Londra, la premier aveva spiegato di “condividere” la linea di Rishi Sunak, quando il premier inglese studiava l’ipotesi di mandare in Ruanda i richiedenti asilo in attesa delle verifiche. Un piano che ora coinvolge l’Austria e ha fatto capolino nel briefing mattutino della Commissione europea, quando la portavoce Anitta Hipper ha commentato. “Le leggi sull’asilo dell’Ue si applicano solo alle domande presentate sul territorio di uno Stato membro, ma non al di fuori di esso”. Qualche ora dopo Meloni ha presentato una soluzione non molto dissimile da quella inglese, seppure in una cornice ben diversa, come hanno ammesso fonti italiane.