Strage a Lewiston, seconda città del Maine: un uomo ha aperto il fuoco con un fucile stile AR-15 in due diverse zone della città, uccidendo 22 persone e provocando tra i 50 ed i 60 feriti. Un bilancio che, secondo fonti vicine alla polizia, potrebbe aggravarsi nelle prossime ore. L’aggressore, identificato nel 40enne Robert Card, ex militare istruttore d’armi, è ancora in fuga. La polizia, con l’aiuto dell’Fbi, è impegnata in una caccia all’uomo senza sosta.
Ai residenti è stato ordinato di restare in casa e chiudersi dentro perché l’aggressore è “armato e pericoloso”. L’allarme è scattato intorno alle sette di sera. Da allora decine di agenti perlustrano quella che fino a poco tempo tempo era considerata una tranquilla cittadina del Maine di 40mila abitanti. “Per favore restate in casa. Se vedete attività o individui sospetti chiamate il 911”, è il messaggio subito diffuso dalla polizia. Pubblicata dalla polizia anche una foto dell’aggressore armato e un’immagine della sua auto, una Subaru Outback bianca.
Card resta ancora affiliato all’esercito nei riservisti e di recente avrebbe avuto dei problemi mentali, per i quali sarebbe stato ricoverato due settimane in estate prima di essere dimesso. Ultimamente, secondo indiscrezioni, avrebbe perso il suo lavoro. Le sparatorie sono avvenute nella sala da bowling Sparetime Recreation e nel ristorante-bar Schemengees Bar & Grille Restaurant. Testimoni oculari hanno affermato di aver visto persone scappare dalla sala da bowling. Lewiston si trova a circa 58 km a nord di Portland ed è la seconda città più grande dello Stato. In precedenza, i media americani avevano parlato anche di una sparatoria in un centro di distribuzione della catena di grandi magazzini Walmart.