Le luci sono rimaste accese per tutta la scorsa notte delle sinagoghe di tutta la Russia per ricordare l’85/o anniversario della Notte dei Cristalli, un evento “considerato come il punto di partenza dell’Olocausto”, come sottolinea in una nota il servizio stampa della Federazione delle comunità ebraiche del Paese. “Oggi – ha detto il rabbino capo della Russia, Berl Lazar – le nostre sinagoghe sono illuminate con una luce di bontà e amore. Questa luce ci unisce ed è una risposta a coloro che vorrebbero usare il fuoco come forza di distruzione”.
Infatti, ha aggiunto, “anche una piccola candela può disperdere l’oscurità, ma allo stesso tempo il suo fuoco può essere usato per il bene o per il male, come ogni altro dono del Signore”. Da parte sua il presidente della Federazione delle comunità ebraiche russe, il rabbino Alexander Boroda, ha avvertito che la situazione attuale richiede “ancora più attenzione” per far sì che eventi quali i pogrom e l’Olocausto non si ripetano.