«In un’epoca nella quale si presta molta attenzione al diritto a migrare, non stiamo prestando sufficiente attenzione al diritto a non dover emigrare e non dover scappare dalle proprie case, a non dover abbandonare la propria terra e a non dover abbandonare i propri familiari in cerca di una vita migliore». Così la Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, aprendo i lavori della Conferenza internazionale su Sviluppo e Migrazioni presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. «Noi italiani oggi siamo terra di immigrazione ma siamo stati terra di emigrazione diversi anni fa e conosciamo molto bene le storie difficili di chi abbandona le proprie terre e i propri cari in cerca di condizioni migliori. E sappiamo bene anche che l’emigrazione comporta anche un grande costo economico oltre che umano per la nazione che la vive perché molto spesso quella nazione si priva delle migliori energie che ha e dei suoi giovani magari dopo sostenuto il costo della loro crescita e della loro formazione. Per questo credo che, in un’ottica di paternariato a vantaggio reciproco, il primo obiettivo di questa conferenza debba essere quello di lanciare iniziative e progetti di sviluppo per la regione del Mediterraneo allargato e dell’Africa Subsahariana attraverso la pianificazione e la realizzazione congiunta di iniziative e progetti che dal mio punto di vista dovrebbero concentrarsi su ciò che è strutturale e su sei settori principali: agricoltura, energia, infrastrutture, educazione e formazione, sanità, acqua, igiene», ha aggiunto.