In Iran, nel 2024, sono state giustiziate più di 900 persone. È questo il dato allarmante condiviso dall’Onu per denunciare la grave carenza di diritti umani nella repubblica islamica. La maggior parte delle pene di morte è stata inflitta per reati legati alla droga, ma anche per dissidenti.
Quaranta esecuzioni in una sola settimana di dicembre e circa 50 in più rispetto all’anno precedente: è l’allarmante appello di Volker Turk, Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, che ha denunciato le pessime condizioni di vita in Iran ed esortato le autorità iraniane a fermare ogni ulteriore esecuzione.