Frane e fango a Ischia: spazzati via fabbricati abusivi, più di dieci i morti

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Un secolo di crolli e d tragedia per Ischia, dovuti anche all’abusivismo edilizio e cambio climatico. Il 26 novembre è stata ritrovate l’ultima vittima: 12 morti, uno dei disastri ambientali più gravi che ha colpito l’isola nell’ultimo secolo. Ma di certo non è l’unica, se si pensa anche recentemente al terremoto.

Tra la mezzanotte e le sei del mattino di sabato 26 novembre la tragedia. Un nubifragio ha fatto franare la montagna situata sopra Casamicciola Terme, che ha portato alla distruzione di case e alla morte dei residenti.

L’ondata di fango ci mette pochissimo a mettersi in moto, dato che subito raggiunge il mare. A causa della sempre più forte spinta della grande quantità di acqua arrivano colate e dal distacco in cima cede e man mano che la massa scende verso il basso si ingrossa sempre di più travolgendo tutto in pochi minuti.

Una tragedia che probabilmente si poteva evitare ma da quel momento l’isola di Ischia non sarà più la stessa. Infatti, sull’isola sono state registrate almeno seicento case abusive, mentre sono 27mila il numero di pratiche di condono presentate per le tre leggi nazionali (pratiche divise tra Forio, Casamicciola e Lacco Ameno).

Inoltre, dopo il Decreto Genova del 2018, è arrivato un altro aumento di fabbricati dovuti al condono per il terremoto: ovviamente un altro tassello che ha favorito questa immane tragedia.

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