Netta presa di posizione del ministero dell’Interno spagnolo in contrasto al razzismo e alla xenofobia negli impianti sportivi. Secondo quanto riportato da “El Pais”, la Polizia potrà interrompere le partite di calcio nel caso di clamorosi eventi di razzismo sugli spalti. Tale possibilità in passato era data solamente al direttore di gara, che poteva a sua discrezione decidere di sospendere o meno un match, mentre adesso verrà sostanzialmente sollevato da questa responsabilità. La decisione arriva dopo i gravi insulti subiti dal calciatore brasiliano del Real Madrid, Vinicius Junior, lo scorso 21 maggio allo stadio Mestalla di Valencia. Le forze di polizia potranno “sollecitare gli arbitri a non far cominciare, bloccare o sospendere temporaneamente o definitivamente una partita quando gli episodi di razzismo sono gravi e può anche decidere unilateralmente di sgomberare lo stadio o parte di esso in casi urgenti di alterazione della pubblica sicurezza o di grave rischio”.
La nuova circolare del ministero dell’Interno spagnolo specifica anche che qualora dovessere persistere gli incidenti che hanno causato l’interruzione provvisoria della gara, il Comando di Polizia può proporre lo sgombero parziale o totale delle tribune o di un determinato gruppo di spettatori, per la successiva prosecuzione della competizione. Questa misura deve essere presa di comune accordo tra il coordinatore della sicurezza e l’arbitro, e deve tener conto di diversi fattori prima di prenderla. Tra questi, va soppesata “la gravità dei fatti accaduti”, “l’evoluzione prevedibile di eventi che il provvedimento di sgombero potrebbe supporre tra il pubblico” o come “inciderebbe sullo svolgimento della competizione”.