Sommergibile scomparso: l’ossigeno è finito

È stata una corsa contro il tempo che, stando ai calcoli degli esperti, è già scaduta, quella per salvare la vita dei cinque passeggeri a bordo del Titan.

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È stata una corsa contro il tempo che, stando ai calcoli degli esperti, è già scaduta, quella per salvare la vita dei cinque passeggeri a bordo del Titan. Tuttavia, le ricerche del sommergibile disperso da domenica, dopo che si sono interrotte le comunicazioni con la nave madre in superficie durante la discesa verso il relitto del Titanic, al largo delle coste del Canada, continuano e si intensificano.

La famiglia del miliardario britannico Hamish Harding, uno dei passeggeri ancora a bordo del sommergibile Titan, denuncia che OceanGate ha impiegato troppo tempo per lanciare l’allarme. Kathleen Cosnett, cugina di Harding, afferma che l’ottavo di ritardo da parte della società nel dare l’allarme per la sua scomparsa è eccessivo.

Il sommergibile ha perso il contatto con la nave di superficie Polar Prince intorno alle 9.45 ora locale di domenica, ma la Guardia Costiera degli Stati Uniti non è stata informata della sua scomparsa fino alle 17.40.

La Guardia Costiera degli Stati Uniti ha annunciato che sta continuando le operazioni di “salvataggio” e tiene in considerazione la volontà di vivere delle persone, anche in casi particolarmente complessi. Pertanto, le ricerche e gli sforzi di salvataggio continuano.

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