Il tribunale di Catania, seguito da quello di Potenza, continua sulla linea inaugurata da Apostolico non convalidando altri 5 trattenimenti.Salgono dunque a 19 i provvedimenti del questore di Ragusa bocciati dai magistrati etnei che hanno disapplicato il decreto Cutri e ritenuto i fermi contrari alla Costituzione e alla normativa Ue. Sempre da Palermo delle vicende catanesi ha indirettamente parlato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. “Il parametro per il giudice – ha detto – non è la condivisione o non dei contenuti della norma che è chiamato ad applicare: a meno che non dubiti motivatamente della sua coerenza con la Costituzione. Non compete alle Corti né l’invenzione del diritto, né la teorizzazione della maggiore idoneità della procedura giudiziaria a comporre quei conflitti che richiedono esercizio di discrezionalità politica, né la sostituzione a organi nazionali o sovranazionali nel qualificare le relazioni fra gli Stati. Compete alle Corti esprimersi in nome del popolo italiano, non in vece del popolo italiano”.