Marani: «Debiti calcio italiano non dipendono da Serie C»

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«Sicuramente la serie C ha i suoi problemi, inutile negarli, nessuno è perfetto, ma tendo a rimarcare che noi abbiamo un ventesimo dell’indebitamento della serie A, chi produce debito nel calcio italiano non è la serie C che, grazie ai presidenti che mi hanno preceduto, ha fatto un grande lavoro nel controllo». Matteo Marani, presidente della Lega Pro, a margine di una conferenza stampa nella sede della Canottieri Firenze, rivendica con orgoglio che “abbiamo tutto un sistema di garanzia anche dal punto di vista bancario, assicurativo, servono un certo tipo di fidejussioni per iscriversi ai campionati, proprio a tutela dei club e della loro salute c’è un rigore che è cresciuto”. A proposito delle iscrizioni per la prossima stagione, «aspettiamo il pronunciamento della Covisoc e della Federcalcio al 30 giugno per capire quale sarà il quadro definitivo. Devo dire che rispetto a quello che ho raccontato come giornalista anni fa, trovo oggi una situazione oggettivamente migliorata. Siamo di fronte a qualche criticità ma minima, questo significa che la serie C, a dispetto del bistrattamento che qualche volta ha subito, ha fatto benissimo i suoi passi, i presidenti e le società sono stati seri, si sono organizzati, hanno cercato di essere rigorosi nei conti e nella sostenibilità, è un processo che deve continuare ma io non credo che il male del calcio italiano sia la serie C, anzi…».

Detto che il posto del Pordenone, che non si è iscritto, sarà preso da una squadra che ha partecipato all’ultimo campionato di serie C, «altro discorso riguarda le società che non dovessero rispondere ai requisiti, in quel caso subentrerebbe il ripescaggio che per questa stagione avrebbe un criterio molto preciso: la prima sarà una ‘seconda squadra’ di serie A, la seconda una di serie D e la terza una di Lega Pro. L’anno prossimo cambieranno i criteri di ripescaggio”, fa sapere Marani, confermando l’interesse dell’Atalanta a entrare con una squadra Under 23. “Mi auguro che per il futuro quello delle ‘seconde squadre’ sia un modello esportabile e riproducibile in altre realtà della serie A con il caso Juventus che sta dimostrando che funziona e funziona molto bene, e non è casuale che una società seria come l’Atalanta stia pensando seriamente ad un progetto del genere, è anche un arricchimento dal punto di vista societario». Parlando poi dei possibili problemi di iscrizione del Siena, Marani ha puntualizzato: «Il Siena ha presentato la domanda, l’ha presentata nei tempi giusti, pero’ questa richiesta manca di alcune cose, soprattutto manca della fidejussione che è il punto che ci preoccupa».

«Gli atti ricevuti verranno trasferiti alla Federcalcio e il 30 giugno sapremo da Covisoc e dagli organismi federali che si occupano di certe cose quale sarà il quadro definitivo. Chiaro che dispiace perché è una situazione particolare, ieri ho sentito anche degli amici senesi, ed ho avuto modo di sentire anche il sindaco e c’è preoccupazione». Chiusura sull’assenza della Var agli Europei Under 21 in corso in Georgia e Romania: «Con grande onestà quando arrivo la Var io avevo dei dubbi e temevo che diventasse un po’ una moviola di tutto e invece sta diventando uno strumento fondamentale per gli arbitraggi. Da presidente della Lega Pro ho visto le ultime partite con la Var e dà un senso di controllo e di sicurezza nei confronti di tutte le squadre. Il nostro obiettivo è quello per il prossimo anno di estendere, speriamo a tutti i play-off, l’utilizzo della Var, perché credo che una lega oggi moderna debba averla».

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