56,792. Sono i numeri con cui Filippo Ganna bussa alle porte della storia del ciclismo.
I numeri, espressi in chilometri, del nuovo record dell’ora, che il campione verbanese ha messo insieme in sessanta minuti di pedalate folli sulla pista del Velodrome di Grenchen in Svizzera.
Ganna ha tolto il record al suo compagno di squadra alla Ineos Granadiers Dan Bigham, che appena un paio di mesi fa aveva percorso 55,548 km.
L’azzurro continua così la sua impressionante serie di trionfi nelle varie specialità a cronometro, siano esse in pista o su strada.
Il fiore all’occhiello è indubbiamente l’oro olimpico di Tokyo nell’inseguimento a squadre, ma a questo (e al fresco record dell’ora) vanno aggiunti quattro titoli iridati nell’inseguimento individuale e due titoli mondiali a cronometro su strada.
Per quanto riguarda l’Italia, poi, Ganna rinverdisce i fasti di una tradizione che si stava sbiadendo, riportando l’Italia al record dell’ora dopo Giuseppe Olmo, Fausto Coppi ed Ercole Baldini, mentre i record di Francesco Moser (come tutti quelli ottenuti in quel periodo) furono “cancellati” dall’Uci per il tipo di bicicletta utilizzata.
«E’ la giusta soddisfazione per tutti questi mesi di lavoro – ha detto Ganna dopo il record – Il momento più difficile sono stati gli ultimi 5 minuti, quando non ho avuto la forza per arrivare a 57 km».