Gli estratti di Cannabis light non sono più nella tabella delle sostanze stupefacenti: è questa la sentenza emessa oggi dal Tar che, per la seconda volta in 12 mesi, sospende il decreto del Ministero della Salute che vieta le composizioni orali contenenti cannabidiolo (Cbd).
I giudici del tribunale amministrativo del Lazio hanno accolto il ricorso dell’Ici, Imprenditori Canapa Italia, fissando un’udienza di merito il prossimo 16 dicembre. Il decreto ministeriale, firmato da Orazio Schillaci ed entrato in vigore il 5 agosto, inseriva l’estratto della cannabis nella tabella degli stupefacenti: la vendita era stata vietata nei negozi, nelle erboristerie e nei tabaccai, e consentita soltanto nelle farmacie con ricetta medica non ripetibile.
L’Ici commenta la sospensione del decreto: «Il collegio dei Giudici ha riconosciuto la validità delle nostre argomentazioni, rilevando il grave pericolo economico e sociale che l’applicazione del decreto avrebbe comportato, e ha deciso di sospenderne l’efficacia in attesa del giudizio di merito». Continua l’associazione: «Questa decisione rappresenta un’importante vittoria per il settore della canapa industriale, che rischiava di subire gravi danni economici. I giudici hanno ritenuto che l’applicazione del decreto avrebbe potuto arrecare conseguenze significative agli imprenditori e agli agricoltori del settore, già fortemente impegnati in investimenti legati alla canapa». Già ad ottobre 2023 lo stesso Tar del Lazio aveva sospeso il decreto.