Ventidue anni fa la tragedia dell’11 settembre negli Usa. Torri gemelle a Manhattan crollate dopo l’impatto di due aerei pilotati da seguaci di Al Qaida e altri due attacchi suicidi a siti Usa. Mentre gli Stati Uniti commemorano gli assalti, altre due vittime sono state identificate. Un uomo e una donna, la cui identità è stata accertata con un test avanzato del Dna sui loro resti.
Sono le vittime numero 1.648 e 1.649. “Tre giorni di ricordo e preghiera”. Così Biden ha deciso di onorare le 2.977 vittime dell’11 settembre 2001.
Eppure, di World Trade Center si continua a morire a New York. Alla vigilia del 22esimo anniversario il corpo dei vigili del fuoco ha aggiunto 43 nuovi nomi al suo World Trade Center Memorial Wall che commemora i pompieri colpiti da malattie letali dovute alle macerie contaminate delle Torri Gemelle. “Spesso riflettiamo su quanto è successo l’11 settembre, ma io ricordo anche il 12”. Lo ha detto il sindaco di New York Eric Adams, ex capitano della polizia che il giorno delle stragi fu tra i soccorritori.
Le aggiunte al Memorial Wall, creato 12 anni fa con 55 nomi, portano a 331 il numero dei vigili del fuoco a cui i fumi tossici del World Trade Center sono risultati letali. Numero pari quasi a quello dei pompieri morti dando la scalata alle Twin Towers il giorno del peggior attacco terroristico sul suolo americano. Quest’anno, di ritorno dal G20 e poi dal Vietnam, il capo della Casa Bianca si limiterà a una cerimonia durante uno scalo ad Anchorage in Alaska. Biden ha lasciato alla vice Kamala Harris e al Second Gentleman Doug Emhoff il compito di rappresentarlo a New York, e alla First Lady Jill Biden di deporre una corona al Dipartimento della Difesa.