Riunione ministri degli Esteri UE: Lettonia ed Estonia contro la Cina

Colpa delle dichiarazioni dell'ambasciatore cinese in Francia Lu Shay

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C’è stata la riunione dei ministri degli Esteri dell’Unione Europea a Lussemburgo. Cina e Ucraina tra le protagoniste, senza dimenticarsi le reazioni alle parole dell’ambasciatore cinese in Francia Lu Shaye: parole che hanno trovato l’indignazione dei rappresentanti dei Paesi baltici, perché l’emissario di Pechino è sembrato mettere in discussione la legittima sovranità degli Stati.

“Secondo il diritto internazionale, anche i paesi dell’ex Unione Sovietica non hanno uno status effettivo ai sensi del diritto internazionale perché non esiste un accordo internazionale per concretizzare il loro status di Paese sovrano”. Così aveva detto Lu Shaye il 21 aprile alla televisione francese Lc.

Margus Tsahkna, ministro degli Esteri estone, non è di certo rimasto ad ascoltare: “Penso sia ovvio e chiaro a tutti che l’Estonia e gli altri Stati baltici sono paesi sovrani indipendenti, nonchè membri dell’Unione Europea e della Nato, proprio per questo vogliamo delle spiegazioni adeguate”.

Non sono mancate le dichiarazioni di Gabrielius Landsbergis, ministro degli Esteri lituano: “Non siamo paesi post-sovietici, siamo Ppesi occupati illegalmente dall’Unione Sovietica, è un discorso diverso”. In seguito, la Cina ha ritrattato le dichiarazioni del suo ambasciatore.

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