La crisi del settore auto si aggrava.
Nissan, sesta casa automobilistica più grande del mondo, avvia una drastica riorganizzazione che prevede il taglio di 9.000 posti di lavoro a livello mondiale e la riduzione del 20% della sua cap acità produttiva. Nel frattempo l’azienda giapponese ha rivisto al ribasso i target dell’esercizio sia per gli utili sia per i ricavi. Nissan, che ha subito un calo delle vendite a 1,6 milioni e ha visto i suoi utili crollare, definisce grave la situazione e sottolinea la necessità di adottare “misure urgenti” per rendere di nuovo il gruppo competitivo sul mercato. Intanto rivenderà a Mitsubishi Motors il 10,02% della sua quota, attualmente al 34%.
E’ l’ennesimo annuncio negativo che arriva da un costruttore mondiale di auto, dopo il taglio dei posti di lavoro e degli stabilimenti previsto da Volkswagen, gli esuberi di Ford in Germania, l’aggiornamento al ribasso delle previsioni finanziarie 2024 di Stellantis, Porsche, Bmw, Aston Martin.