Latitante catanese arrestato a Roma

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Bar e pasticcerie nel cuore del centro storico di Roma gestite da clan mafiosi palermitani. E' quanto accertato dai carabinieri del Ros nell'operazione, coordinata dalla Dda di Roma, che ha portato all'emissione di una ordinanza cautelare nei confronti di 11 persone, 15 gennaio 2021. In particolare i gruppi mafiosi hanno, negli anni, riciclato nella ristorazione ingenti somme di denaro per aprire locali nella zona di Testaccio e Trastevere. Le accuse sono di trasferimento fraudolento di valori, bancarotta fraudolenta, autoriciclaggio, reati commessi per agevolare l'associazione mafiosa "Cosa Nostra". ANSA/ ROS CARABINIERI +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++
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I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Catania Fontanarossa, con l’aiuto dei militari della Compagnia di Roma Monte Sacro, hanno arrestato nella Capitale un latitante di 38 anni, A.C.. L’uomo, originario di Catania, si trovava ai domiciliari per un cumulo di pene e una condanna residua da scontare di 23 anni, ma di fatto irreperibile da febbraio 2023. Nello stesso mese, avrebbe ferito al piede il gestore di un chiosco, ubicato a Librino in viale Nitta, ferendolo al piede con un colpo di arma da fuoco. L’uomo è stato arrestato in un B&B a Roma, in zona Pietralata, via di ponte Mammolo, dove aveva trovato rifugio. I militari hanno così eseguito nei suoi confronti una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa il 21 marzo scorso dal gip etneo, per i reati di lesioni aggravate, detenzione e porto abusivo di arma da fuoco e ricettazione. La sparatoria, dal quale poi è scaturita anche la sospensione per sette giorni della licenza dell’esercizio commerciale, sarebbe stato commesso per futili motivi. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo dopo che aveva avuto un diverbio con un altro avventore e aveva estratto la pistola, il gestore, temendo gravi conseguenze, lo avrebbe invitato ad allontanarsi dal luogo, venendo per questo motivo raggiunto dal colpo di arma da fuoco. Immediate le indagini avviate dai militari che avrebbero documentato gravi e univoci elementi di colpevolezza a carico del 38enne, permettendo così nelle ore successive di recuperare l’arma utilizzata, una pistola F.N. Browning semiautomatica calibro 9×21 mm, rubata a Cardeto (RC) il 08.02.2022 e rinvenuta all’interno di un palazzo in via del Maggiolino nel quartiere popolare di Librino. L’uomo in fuga il 24 maggio scorso a Catania, dopo essersi accorto che i carabinieri lo stavano pedinando, avrebbe abbandonato l’autovettura che aveva noleggiato ed aveva fermato un’altra macchina in quel momento in transito, costringendo sotto minaccia il conducente ad aiutarlo a sottrarsi alla cattura. Adesso il 38enne si trova nel carcere di “Regina Coeli” a Roma.

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