«Il Pnrr è un esempio classico dell’ottusità burocratica del nostro Paese, di chi pensa di governare dai ministeri romani i territori: chi ha questo in testa è un perfetto idiota». Così il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, parlando con i giornalisti a margine della cerimonia d’intitolazione dell’aula delle Conferenze dei capigruppo, in Consiglio regionale, al filosofo e docente Roberto Racinaro scomparso nel giugno del 2018. «In questi anni – aggiunge il governatore – hanno pensato di governare dai ministeri romani i bandi per realizzare una scuola in Irpinia o nel Sannio. Qui facciamo fatica come Regione ad avere il quadro dei territori, figuriamoci. In questo momento vi sono per il Pnrr 5700 stazioni appaltanti, anche l’amministratore del mio condominio ha avuto finanziato un progetto per il Pnrr», afferma ironico De Luca che poi precisa: “E’ una battuta, sto aspettando che facciano i lavori da qualche anno”.
«Siamo ridotti a questo – prosegue ancora il presidente della Campania -. Quel piano che doveva rappresentare la svolta per il futuro dell’Italia è diventato un pollaio, una distribuzione di risorse a pioggia assolutamente inutile e se anche la Banca d’Italia riconosce che andremo a sbattere contro un muro di cemento armato, non può che farmi piacere», conclude.