«I miei colleghi del Cio mi chiedono sempre come fa l’Italia a vincere tutte queste medaglie per copiare il nostro modello, ma io gli dico sempre che è impossibile». Lo ha detto Giovanni Malagò, presidente del Coni, durante la presentazione del nuovo progetto editoriale del Quotidiano Sportivo digitale parlando del sistema sportivo italiano. «Oggi siamo dei colossi senza sport a scuola e nelle università, ma ci riusciamo perché c’è molta competenza – ha proseguito – I nostri fenomeni sono le A.S.D, integrate con S.S.D, ma non è un sistema mutuabile. Tutto questo è una forza, ma è un equilibrio sottile».
Poi parlando del calo demografico ha concluso: «Noi siamo i primi in Europa, terzi nel mondo dietro gli Stati Uniti e alla Cina come numero di medaglie vinte nelle competizioni. Dal ’95 a oggi, abbiamo perso 5 milioni di italiani tra i 18 e 35 anni. Se non arriva linfa fresca è impossibile continuare a fare i nostri risultati. Bisogna fare delle politiche, più spinte possibile, per accelerare la demografia, anche perché il beneficio non arriva immediatamente. Tema immigrazione? Io mi sto battendo come un pazzo per la ius soli sportiva», conclude Malagò.