Lo scorso maggio il debito delle Amministrazioni pubbliche รจ aumentato di 4,8 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.816,7 miliardi. Lo rende noto la Banca d’Italia.
Il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (15,8 miliardi) e l’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (1,7 miliardi) hanno piรน che compensato la riduzione delle disponibilitร liquide del Tesoro (12,7 miliardi, a 27,6 miliardi).
L’aumento del debito รจ sostanzialmente imputabile alle Amministrazioni centrali (4,6 miliardi).
La vita media residua del debito รจ rimasta stabile a 7,7 anni.
La quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia รจ rimasta invariata al 25,8 per cento, mentre ad aprile (ultimo mese per cui questo dato รจ disponibile) quella detenuta dai non residenti รจ aumentata al 26,6 per cento (dal 26,3 del mese precedente) e quella degli altri residenti (principalmente famiglie e imprese non finanziarie) รจ rimasta sostanzialmente stabile al 10,8 per cento.