Un ragazzo di 13 anni, di origini ghanesi, Chris Abom, residente a Negrar con la famiglia, è stato investito e ucciso ieri sera, intorno alle 23.30 a San Vito di Negrar. E’ successo lungo la strada provinciale 12 dell’Aquilio che sale e scende da Negrar, che lì prende il nome di via San Vito. Secondo una prima ricostruzione, il ragazzo stava rientrando verso casa a piedi camminando lungo il ciglio della strada. I n quel punto non ha un marciapiede, quando un’auto proveniente dalla stessa direzione l’ha investito. Gli operatori del Suem 118 hanno portato il ragazzino all’ospedale di Borgo Trento. Qui, però, questa mattina è deceduto a causa delle gravissime lesioni riportate nell’impatto.
L’automobilista non si è fermato a prestare soccorso e si è dato alla fuga. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di San Pietro in Cariano e le indagini sono in corso da parte dei militari di Negrar di Valpolicella. I Carabinieri di Negrar di Valpolicella e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Caprino Veronese hanno individuato l’autore dell’investimento del tredicenne. Si tratta di un trentanovenne del posto, operaio, con piccoli precedenti fra cui spaccio di stupefacenti e guida in stato di ebrezza.
I carabinieri sono arrivati a lui grazie al sistema di videosorveglianza comunale ed ai detriti dell’autovettura rinvenuti sull’asfalto dai militari. Grazie ad un frammento del fanale ed a parte dello specchietto retrovisore, infatti, si è risaliti al modello di veicolo coinvolto anche grazie alle diverse telecamere munite del sistema di lettura targhe. Esaminate per tutta la notte le immagini, i militari hanno individuato il mezzo. E’ risultato intestato ad una donna di 64 anni, ma in uso al figlio, il quale nella mattinata di oggi lo aveva nuovamente utilizzato per recarsi al lavoro presso un cantiere edile in Valpolicella.
Raggiunto dai militari, ha ammesso di essere stato lui alla guida ma non di aver investito una persona. Il veicolo, ritrovato nei pressi del cantiere, è finito sotto sequestro: presenta inequivocabili danni nella parte anteriore destra. Compatibili con i frammenti rinvenuti sul terreno, e sul parabrezza, sul quale sono evidenti i tipici segni del “caricamento” di un pedone. Da una prima e sommaria ricostruzione della dinamica, sembra che pedone e veicolo procedessero entrambi in direzione di Verona lungo la s.p. 12 che in quel tratto prende il nome di via San Vito di Negrar di Valpolicella. Le cause sono in corso di accertamento da parte dell’autorità giudiziaria di Verona. L’uomo è stato deferito in stato di libertà per i reati di omicidio stradale, fuga in caso di incidente ed omissione di soccorso.