PALERMO. Il Tribunale del Riesame di Palermo ha rigettato la richiesta di revoca degli arresti domiciliari presentata dai legali di Daniela Lo Verde, l’ex preside della scuola Falcone del quartiere Zen, indagata per corruzione e peculato.
«L’ipotesi accusatoria risulta fondata», scrive il Riesame nell’ordinanza. Il collegio riunito in camera di consiglio ritiene che «sussistano i gravi indizi di colpevolezza e che la misura applicata risulta proporzionata ai gravi fatti di reato e l’unica effettivamente e concretamente idonea a tutelare le esigenze cautelari del pericolo di inquinamento probatorio e di reiterazione di reati della stessa specie e che nel caso di specie risultano particolarmente intense».
Inoltre «la competenza materiale dell’EPPO (la Procura Europea, ndr) – cui sono attribuiti i compiti specifici di individuare, perseguire e rinviare a giudizio gli autori dei reati che ledono gli interessi finanziari dell’Unione di cui alla direttiva 2017/1371 del Parlamento Europeo e del Consiglio e di quelli che sono indissolubilmente connessi a tali reati – è radicata in relazione ai reati che, a prescindere dalla qualificazione giuridica nazionale, ledono gli interessi finanziari dell’Unione, in conformità al Regolamento 2017/1939»,
