SACHSENRING. Dominio Ducati in Germania. Infatti cinque piloti “rossi” occupano le prime cinque posizioni, otto nella top ten. La scuderia italiana conquista il Sachsenring e lancia una sfida. Nessuno riesce a tenere il loro passo, anche la KTM, che sembrava essere l’unica capace di contrastarli nei precedenti Gran Premi, non può fare nulla. La vittoria in terra tedesca è stata conquistata da Jorge Martin, protagonista di una battaglia a due con Pecco Bagnaia. Nonostante la Sprint Race, però, lo spagnolo non è riuscito ad allontanarsi e a vincere in modo indiscusso.
Bagnaia, infatti, è riuscito a superare Martin un paio di volte e ha sempre tenuto d’occhio il pilota del team Pramac. La volata finale si è chiusa con soli 6 centesimi di vantaggio per Martin. Un margine minimo.
“Mi sarei dispiaciuto se fossi arrivato secondo”, ha dichiarato il vincitore. “Ho pianto molto, commosso, per questa vittoria che aspettavo da un anno e mezzo”. Bagnaia, invece, guarda avanti: “Ho dato il massimo per vincere, arriviamo ad Assen con un ottimo feeling”. La gara è durata 20 secondi in meno rispetto all’anno scorso, dimostrando quanto sia stata veloce.
Il francese Zarco si è piazzato al terzo posto: “Il podio è bello, ma posso ancora migliorare”. Ottima prestazione anche per la Ducati del team Mooney VR46, con Bezzecchi quarto e Luca Marini quinto. “Ho tenuto un ritmo veloce in generale”, ha affermato Bezzecchi, “ma alla fine avevo meno di Zarco”. “Siamo tra i primi cinque”, ha sottolineato il compagno di squadra Luca Marini, “e vogliamo rimanerci. Ora ci aspetta Assen, una pista in cui si corre molto e prevedo distacchi minimi”.
Naturalmente, non poteva mancare il coro di lamentele. A inaugurarlo è stato Maverick Vinales: “Non ho capito cosa sia successo al motore. Dopo 5 giri non ha più funzionato”. Una delusione che lo porta ad abbandonare e salutare Assen. Anche Aleix Espargarò segue le orme del suo compagno di squadra: “Questa moto non mi piace, ci sono molte cose su cui lavorare e migliorare”.
La prima Aprilia si classifica al decimo posto (Oliveira), la prima Honda, quella di Nakagami, al 14° posto, mentre Marquez, dopo la sesta caduta in tre giorni, l’ultima durante il warm-up, ha deciso di non prendere parte proprio a questo Gran Premio, proteggendo un pollice dolorante e dando appuntamento ad Assen. Per concludere, la Yamaha. Morbidelli (12°) e Quartararo (13°) hanno concluso a oltre 22 secondi da Martin.