La Guardia di Finanza di Bologna, nell’ambito di una verifica fiscale nei confronti di una società di gestione immobiliare per affitti brevi, che gestisce circa 20 appartamenti situati nel centro storico della città, ha recuperato a tassazione circa 800 mila euro di ricavi non dichiarati.
Gli immobili, tutti situati in prossimità di luoghi a forte attrazione turistica, erano in gran parte affittati a stranieri che soggiornavano nel capoluogo felsineo per almeno tre/quattro giorni.
Secondo quanto riferito dai finanzieri, la società era solita, soprattutto nel post pandemia, stipulare con persone fisiche proprietarie di immobili dei contratti di locazione, con la possibilità, prevista contrattualmente, di sublocare i posti letto.
Nell’ambito della campagna antievasione per contrastare il fenomeno degli affitti in nero, spiegano le Fiamme gialle in una nota, la Guardia di Finanza di Bologna ha in corso una specifica attività di controllo riguardante anche le strutture extra-alberghiere (B&B, affittacamere, locazioni brevi di appartamenti) operanti nel territorio felsineo e presenti sulle principali piattaforme di prenotazione on-line.