30 anni fa ci lasciava l’attore Massimo Troisi

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Trent’anni fa se ne andava Massimo Troisi, genio indiscusso della comicità napoletana e simbolo del cinema italiano degli anni ’80. Il 4 giugno 1994 i telegiornali italiani si aprivano con la notizia della morte di Massimo Troisi. Il comico di San Giorgio a Cremano (Napoli), precursore della nuova comicità napoletana con la sua capacità espressiva unica, seppe farsi strada nel mondo dello spettacolo italiano sia come attore che come sceneggiatore e registra. Se il teatro fu la sua casa, è nel cinema che Troisi trovò la sua vera dimensione portando sullo schermo un antieroe fragile ma pieno di sfaccettature simbolo della sua epoca. Da “Ricomincio da tre“, film del suo debutto cinematografico nel 1981, a “Non ci resta che piangere” e “Le vie del Signore sono infinite“, sono tanti i film da lui firmati o interpretati che sono entrati di diritto nella storia del cinema nostrano. Massimo Troisi è sempre stato consapevole di avere una spada di Damocle sulla testa a causa dei problemi cardiaci avuti sin dalla nascita. Aveva già esorcizzato la morte nel 1982 scrivendo, dirigendo e interpretando il film “Morto Troisi, viva Troisi!”, una sorta di reportage sul suo decesso con l’elogio ironico di chi aveva lavorato al suo fianco. E’ morto il 4 giugno 1994 il giorno dopo aver terminato le riprese del film “il Postino”.

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