“Una città scioccata, un intero Paese sotto shock”: è iniziata con queste parole in una chiesa di Orebro l’omelia in memoria delle vittime del massacro nella scuola di formazione per adulti.
Il bilancio è di 10 morti più il killer, che si è tolto la vita dopo aver compiuto la più sanguinosa mattanza nella storia svedese. In prima fila ad assistere alla funzione religiosa i reali, il premier Ulf Kristersson gli esponenti di governo e altri politici locali.
“Dov’è finita la bella Svezia? Voglio davvero chiedere a tutti di aiutarmi a ricostruirla”, ha detto la regina Silvia deponendo fiori in un improvvisato memoriale davanti al campus teatro della strage. Sia lei che il marito erano visibilmente commossi, hanno detto ai media di avere difficoltà a parlare e hanno chiesto di non essere incalzati dai reporter. Sulla vicenda “ci sono ancora molte domande, ma poche risposte”, ha invece ribadito il premier, che però oggi ha chiesto riserbo e rispetto per i morti.