Un vero e proprio agguato all’uscita di scuola: uno studente di 18 anni è stato aggredito e accoltellato da tre coetanei davanti all’ingresso dell’Istituto De Nicola in via Saint Denis a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano.
Non è in pericolo di vita, ma è ricoverato in gravi condizioni in ospedale dopo quella che è stata una vera e propria spedizione punitiva. L’aggressione è avvenuta poco prima delle 13, quando la vittima, studente dell’Istituto, è stata accerchiata e colpita con un fendente all’addome proprio davanti l’ingresso della scuola.
I tre aggressori, che secondo una prima ricostruzione non sono studenti dell’Istituto e sono di origine nordafricana, si sono dileguati subito dopo l’agguato. Sulle loro tracce ci sono i carabinieri della compagnia di Sesto San Giovanni, che stanno cercando di capire il movente effettivo dell’accaduto, riconducibile secondo alcune testimonianze a una lite avvenuta in un bus nella giornata di ieri, ma la versione non è ancora confermata dai militari. Alcune testimonianze da parte degli studenti dell’Istituto, inoltre, parlano di uno scambio di bersaglio: ovvero la vittima sarebbe stata colpita per sbaglio, ma anche questa ricostruzione non ha trovato al momento conferma da parte delle forze dell’ordine. La giovane vittima, di origine egiziana, è stata soccorsa sul posto dai sanitari del 118 e trasportata in codice rosso all’ospedale Niguarda di Milano. Il giovane non è in pericolo di vita: è cosciente ed è tutt’ora ricoverato nel nosocomio milanese in condizioni stabili.
Davanti all’ingresso dell’Istituto De Nicola è rimasta un’enorme pozza di sangue. “Noi sindaci siamo stufi di vivere e raccontare situazioni di questo tipo, che vedono protagoniste baby gang, maranza e gruppi di violenti che pensano di poter trasformare le nostre città in luoghi di regolamenti di conti. È fondamentale che chi delinque paghi davvero, con certezza della pena”, ha commentato il sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano, che ha espresso “la massima solidarietà al ragazzo aggredito e ai suoi familiari”.















