È scattato alle 3 del mattino e terminerà alle 15 lo sciopero dei treni, ridotto a 12 ore dopo l’ordinanza emessa dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il tavolo convocato ieri in extremis al Mit per consentire a datori di lavoro e sindacati di parlarsi con l’auspicio di un’intesa si è concluso in una nulla di fatto e al termine le sigle sindacali di categoria Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa Ferrovie e Fast Confsal hanno confermato lo stop di 24 ore fino alle 2 di domani.
Ma il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha dimezzato la durata dell’astensione e i lavoratori di Trenitalia e di Italo si fermeranno quindi solo fino alle 15 di oggi. “Lasciare a piedi un milione di italiani, di pendolari, di lavoratrici e lavoratori un giovedì di luglio con temperature fino a 35 gradi, era impensabile. Quindi mi adopererò perché le aziende incontrino i sindacati per arrivare a dare soddisfazione ai lavoratori delle ferrovie italiane senza pero’ lasciare a piedi centinaia di migliaia di italiani che non ne hanno colpa”, ha dichiarato Salvini. Il gruppo Fs avverte che “lo sciopero potrebbe avere un impatto significativo sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni Regionali di Trenitalia. Gli effetti, in termini di cancellazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine dello sciopero”.