Natisone, indagini sui soccorsi

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Per il quarto giorno consecutivo, sono riprese le ricerche per trovare Cristian, il giovane di 25 anni ancora disperso nelle acque del Natisone. I soccorritori si sono messi al lavoro nonostante le difficoltà causate dal peggioramento delle condizioni meteorologiche che ha fatto di nuovo alzare il livello delle acque del Natisone, per questo diventate ancora torbide.

Intanto, si apre una discussione sui soccorsi, dopo la richiesta del ministro con delega alla Protezione civile, Nello Musumeci (anticipata due giorni fa sul suo profilo Facebook e protocollata oggi), di una relazione dettagliata sulla vicenda.

Si discute, tra l’altro, sull’opportunità di essere intervenuti con l’elicottero decollato dall’aeroporto Marco Polo di Venezia.

La Procura di Udine si sta concentrando sulla verifica dei tabulati della gestione dell’Sos e sulla opportunità, appunto, di aver scelto di impiegare nell’immediatezza dei fatti un velivolo distante centinaia di chilometri dal luogo della tragedia. Un’attività informativa che giunge all’indomani delle prime sollecitazioni fatte anche dai parenti delle vittime, che chiedono di conoscere la verità sui terribili minuti dei primi soccorsi.

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