Importanti sintomi di intossicazione alimentare da domenica scorsa per 114 ospiti di quattro rsa di Firenze sui 173 totali. Tre sono morti, un paio subito il giorno dopo e il terzo oggi.
C’è anche un quarto decesso ma la Asl non lo riporta all’intossicazione alimentare su cui ha aperto una indagine epidemiologica.
A dirlo sono le prime conclusioni della Asl Toscana Centro, che ha aperto un’indagine epidemiologica riguardo a un focolaio di gastroenterite partito dal centro di cottura della rsa di Monsavano, a Pelago (Firenze), in Val di Sieve. E’ una Rsa che fa capo a Sereni Orizzonti spa e il suo centro di cottura serve altre Rsa gestite dalla medesima organizzazione privata, che opera in convenzione con Asl e Regione. Le altre rsa sono la Dicomano, nel medesimo paese, e due a Firenze, la rsa Arcolaio e la rsa Desiderio da Settignano.
Due decessi sono stati all’ospedale di Santa Maria Nuova, gli altri due, sembra, a Careggi e Ponte a Niccheri.
La Asl ipotizza una sospetta “tossinfezione alimentare” perciò i tecnici hanno campionato quattro alimenti reperibili (passato di carote, verdure, coniglio e patate, pizza) già sottoposti ad analisi microbiologiche. Inoltre ha acquisito documenti e materiali, anche riguardo alle forniture esterne di alimenti alle cucine, come surgelati e prodotti a scadenza. Ad ora, dice sempre la Asl, “sono già state riscontrate alcune criticità tali da motivare l’adozione di un provvedimento di sospensione temporanea dell’attività di produzione pasti”. Il centro di cottura a Pelago è stato chiuso. Sereni Orizzonti spa spiega di aver incaricato per “ogni verifica un perito biologo” e rivendica che “tutte le procedure Haccp sono state correttamente seguite ed il nostro personale, che opera da molto tempo nel centro cottura, è in possesso di tutti i titoli e della formazione necessari”. Inoltre “le analisi microbiologiche sulla cucina e sul cibo, da noi svolte un mese fa a Pelago, non avevano rilevato la presenza di alcuna anomalia”.















