Ottant’anni dopo l’arresto e la deportazione, ad opera dei soldati nazisti, la famiglia di un militare italiano verrà risarcita con 300mila euro dal Ministero dell’economia e delle finanze, cifra disposta dal Tribunale Civile e ratificati dal Tar del Veneto.
Arrestato il 9 settembre 1943 dall’esercito nazista, dopo la fuga del re Vittorio Emanuele III e del maresciallo Badoglio, il militare fu internato in un lager tedesco.