E morto Aldo Tortorella, ex dirigente del PCI

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Con infinito dolore annuncio la scomparsa del carissimo Aldo Tortorella, il partigiano Alessio, parlamentare, intellettuale di straordinaria levatura, un punto di riferimento per tutta l’Anpi e per tutte le antifasciste e gli antifascisti.

Un compagno”: così in un messaggio il presidente nazionale dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo. 

“Con enorme tristezza ho appreso stamane la notizia della morte del compagno Aldo Tortorella – ricorda Maurizio Acerbo -. Perdiamo un maestro e un riferimento essenziale per la sinistra e i comunisti del nostro paese. Aldo Tortorella è stato uno dei più autorevoli, colti e brillanti dirigenti del Pci, un comunista democratico al fianco di Enrico Berlinguer e Pietro Ingrao nella ricerca di quella che fu definita la terza via oltre i limiti e gli errori delle esperienze delle socialdemocrazie e dei regimi del socialismo di stato. Il partigiano Alessio apparteneva a quella generazione di giovani che si formò nella lotta antifascista e nella Resistenza e che fu poi protagonista della costruzione del più grande partito comunista del mondo occidentale e delle lotte sociali e democratiche. Aldo Tortorella, forse proprio perché aveva condiviso il tentativo di rinnovamento di Berlinguer, fu tra gli animatori tra il 1989 e il 1991 della mozione del no alla “svolta” della Bolognina che segnò la fine del Pci. Non aderì a Rifondazione scegliendo di proseguire la lotta all’interno dell’allora PDS da cui uscì successivamente in dissenso con la partecipazione alla guerra nella ex-Jugoslavia. Negli ultimi decenni è stato animatore instancabile di una ininterrotta attività come presidente dell’Associazione per il Rinnovamento della Sinistra e la rivista Critica Marxista. Il suo impegno è sempre stato animato da una tensione unitaria a sinistra, coniugando la difesa della storia dei comunisti italiani alla sfida del rinnovamento”.

“La notizia della morte di Aldo Tortorella è molto triste per chiunque abbia a cuore la politica e le istituzioni: antifascista, partigiano, dirigente comunista. Se ne va con lui un pezzo di storia”, ha sottolineato il segretario di SI Nicola Fratoianni ricordandone in Aula alla Camera la figura. “Ricordo – ha aggiunto – la sua ironia sempre tagliente e fulminante. Un abbraccio ai suoi familiari e a chi gli ha voluto bene. Ci mancherà”. “A volte mi parlava del ‘paradiso dei comunisti’ – ha detto il Dem Arturo Scotto – nel quale però non ci sarebbero finiti tutti: lui, se esiste, ci sarà sicuramente andato perché proveniente da una famiglia borghese aveva scelto la lotta partigiana e aveva combattuto per i suoi ideali”. “Una persona di grande coerenza – ha detto il pentastellato Andrea Quartini – con grande capacità di mantenere i suoi punti fermi e di mettersi a disposizione con capacità critica. Credo davvero ci si debba inchinare al partigiano Alessio”.

“Esprimo il più profondo cordoglio per la scomparsa di Aldo Tortorella, il partigiano Alessio, fine intellettuale, protagonista della storia italiana – ha ricordato la segretaria del Pd Elly Schlein – Partecipò giovanissimo alla Resistenza, i fascisti lo catturarono ma lui riuscì a fuggire e non smise mai di difendere i valori della libertà e della democrazia. Resta questo, anche per tutte e tutti noi, il suo lascito più grande”.

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