Bologna, disposta l’autopsia per una donna morta sei mesi dopo un’operazione

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La Procura di Bologna ha disposto l’autopsia per chiarire le cause della morte di una donna di 65 anni, deceduta nei giorni scorsi all’ospedale Bellaria per una serie di complicazioni successive ad un intervento di ottobre al Sant’Orsola.

L’incarico è stato affidato dal pm Michela Guidi al medico legale Matteo Tudini che eseguirà l’esame sul corpo nelle prossime ore.

Il fascicolo, per omicidio colposo a carico di ignoti, è stato aperto dopo un esposto dei familiari, assistiti dall’avvocato Chiara Rinaldi, che ha nominato come consulente di parte Donatella Fedeli, per partecipare all’accertamento tecnico.
A fine ottobre, quando era in ottime condizioni di salute, la 65enne era stata sottoposta ad un intervento di asportazione di una cisti nel canale uditivo al Sant’Orsola e da lì in avanti la sua situazione si è complicata. In seguito ad una caduta, a dicembre, è stato scoperto un idrocefalo e poi un’infezione cerebrale, motivi per cui è stata più volte operata all’ospedale Bellaria. Dopo sei mesi di agonia è morta e ora i familiari chiedono di valutare il comportamento dei medici che hanno trattato la paziente, valutando imprudenze e negligenze e sequestrando la documentazione clinica. 
   

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