Bari, sequestrati 40 kg di merce contenuta in confezioni prive di etichette

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Proseguono i controlli contro l’abusivismo commerciale a Bari Vecchia dove la polizia locale ha sequestrato nel pomeriggio circa quaranta chili di merce, tra cui pomodori secchi, pasta secca (orecchiette e altri formati) e taralli contenuti in confezioni prive di etichette che erano in vendita in via Arco Alto.

Le pattuglie del nucleo annona e polizia giudiziaria hanno sequestrato anche i cavalletti e le basi su cui era esposta la merce.

E’ stata fatta una contestazione che prevede un sanzione amministrativa da 5000 euro per chi esercita il commercio su aree pubbliche senza autorizzazione. I controlli hanno riguardato anche Strada Arco Basso, dove nei giorni scorsi erano stati fatti altri analoghi sequestri che avevano dato origine alle preteste delle pastaie, e dove non sono state riscontrate irregolarità.
    “Come ripetiamo da mesi – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo locale Pietro Petruzzelli – i nostri controlli non si fermano: questa è la strada intrapresa e l’amministrazione intende portarla avanti, nel nome della legalità e del rispetto nei confronti, in primis, di chi lavora da sempre onestamente, di chi si è messo in regola o sta provvedendo a farlo” “Nonostante i ripetuti confronti e le attività di informazione, formazione e mediazione degli ultimi mesi – aggiunge – siamo costretti a ribadire, ancora una volta, che le orecchiette industriali non sono tollerabili in una dinamica di leale concorrenza. Di contro, la pasta fresca è l’elemento autentico della tradizione, che abbiamo il dovere di salvaguardare nella sua genuinità. Le pastaie sanno bene che possono esporre i loro telai per le orecchiette fresche o per mostrare la loro preparazione, ma non possono vendere o esporre le orecchiette industriali, a meno che non siano autorizzate a tale attività.
    La regola è chiara e va rispettata: alcune lo hanno capito e si sono adeguate, e questo è un motivo di soddisfazione”. “Ci tengo a precisare, infine – conclude – che la nostra perseveranza ha un unico intento: tutelare una delle tradizioni più amate della nostra città dagli abbagli della speculazione, ai danni dei consumatori e dell’immagine di Bari”.

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