Nessun dialogo sugli accordi di scambio di prigionieri se non dopo la fine dell'”aggressione” israeliana.
Lo hanno sostenuto in un comunicato Hamas e le fazioni palestinesi a Gaza, secondo quanto riferito dai media israeliani, tra cui Haaretz.
Il movimento islamico ieri ha rifiutato la proposta di Israele per una settimana di tregua in cambio di 40 ostaggi. Ed è slittato ad oggi il voto per una risoluzione del Consiglio di sicurezza Onu su Gaza. Prevederebbe una “sospensione delle ostilità”, nella formula che eviterebbe un nuovo veto degli Usa, che non intendono dare fiato a Hamas.
Intanto dopo circa 40 ore di relativa calma, le sirene di allarme anti razzi da Gaza sono tornate a risuonare nelle comunità israeliane a ridosso della Striscia, in particolare a Nirim. Lo ha fatto sapere l’esercito. La pausa nel lancio di razzi è stata la più lunga di tutta la guerra, escluso il periodo della tregua.
L’agenzia di stampa palestinese Wafa ha diffuso un nuovo bilancio degli attacchi aerei israeliani di ieri sulla città di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza: almeno 24 civili uccisi e diversi altri feriti.