Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, è tornato sulla questione palestinese e sulle aggressioni dei coloni israeliani contro i cristiani in Palestina. Dopo le dichiarazioni di ieri, in cui aveva affermato che in questo momento non ci sarebbero le condizioni per riconoscere lo Stato della Palestina, il ministro ha detto: «Noi siamo assolutamente favorevoli al riconoscimento dello Stato palestinese. Il percorso, per quanto ci riguarda, è già avviato da tempo: in tutte le riunioni che abbiamo fatto con i Paesi del Golfo, tutti i Paesi arabi, compreso l’Egitto, abbiamo sempre detto che va ricostruita la Palestina, oggi divisa in due parti, Cisgiordania e Gaza. Siamo pronti a inviare anche i nostri militari per un’eventuale missione delle Nazioni Unite a guida araba per ricostruire lo Stato palestinese».
«Crediamo anche in maniera convinta nelle proposte egiziane, fatte proprie da tutto il mondo arabo, per il futuro di Gaza dopo il cessate il fuoco – continua il ministro Tajani – Nessuna fuoriuscita di palestinesi da Gaza: devono vivere a casa loro, in un nuovo Stato. Da mesi stiamo collaborando con i Paesi del Golfo e con l’Egitto a questo obiettivo. Parteciperemo alla futura conferenza che si farà in Egitto, come abbiamo partecipato all’ultima organizzata per il futuro di Gaza e la sua ricostruzione».
«Ora bisogna fare pressione affinché si concludano i bombardamenti – ribadisce Tajani – Abbiamo detto al governo israeliano basta bombardamenti, diciamo ad Hamas basta usare il popolo palestinese come scudo umano. Devono essere liberati tutti gli ostaggi, abbiamo visto immagini scioccanti da Gaza».
«Basta morti, basta vittime innocenti, basta sparare contro i cristiani, basta aggredire i villaggi cristiani in Cisgiordania. I cristiani presenti in Medio Oriente sono elemento di stabilità, di pace. Cercare di eliminare la presenza cristiana a Gaza o in Cisgiordania è un gravissimo errore».