Un 29enne della Somalia è stato arrestato a Zweibrücken, in Germania, con l’accusa di sequestro, tortura e omicidio di un connazionale minorenne. Secondo le indagini, coordinate dalla DDA di Palermo e condotte con la collaborazione della polizia tedesca, l’uomo avrebbe accoltellato alla gola il giovane per essersi ribellato a un tentativo di violenza sessuale, che l’indagato intendeva filmare per ricattare i familiari.
L’indagine, avviata a giugno 2023 dopo la denuncia di un migrante arrivato a Lampedusa, ha rivelato l’esistenza di una “safe house” a Bani Walid, in Libia, dove l’indagato avrebbe agito come carceriere per conto di trafficanti locali. Le sue violenze, finalizzate a estorcere denaro dalle famiglie dei migranti, sono confermate da più testimonianze.
Grazie all’analisi di indirizzi IP legati a un profilo Facebook, gli investigatori hanno ricostruito i movimenti dell’uomo, dal Nord Africa all’Italia e infine in Germania, dove è stato localizzato e arrestato. Contestualmente è stata effettuata anche una perquisizione a suo carico.