Si aggrava il bilancio dei contagi da virus West Nile in Italia: sono saliti a cinque i decessi registrati dall’inizio del 2025. Gli ultimi casi fatali si sono verificati nel Lazio e in Campania, dove è alta l’allerta sanitaria. Solo il 28 luglio, nella regione della capitale, sono stati segnalati 16 nuovi casi. La situazione preoccupa gli esperti, che temono un’ulteriore diffusione del virus con il persistere delle alte temperature estive.
“Il tasso di mortalità è comunque basso e pari a uno su 1000, con un rischio maggiore per i soggetti più fragili, con patologie o immunodepressi”, ha spiegato Fabrizio Pregliasco, direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva all’Università di Milano. Il virus è spesso asintomatico, ma in una parte dei casi può provocare febbre, mal di testa, nausea, dolori muscolari e, nei soggetti più vulnerabili, sintomi neurologici gravi. L’Istituto Superiore di Sanità sottolinea l’importanza dei test diagnostici specifici (Elisa, Immunofluorescenza) e raccomanda ai Comuni di rafforzare le campagne di disinfestazione.