Gli operatori del turismo balneare lanciano l’allarme: le spiagge italiane risultano spesso semi-deserte nei giorni feriali, mentre solo la domenica si registra un’affluenza significativa. Secondo il settore, questo riflette le difficoltà economiche delle famiglie italiane e un calo generale del turismo, anche straniero, con alcune eccezioni come Bibione (Venezia), dove si registra il tutto esaurito.
A sollevare il problema è Assobalneari, che stima un calo tra il 20% e il 30% rispetto agli anni passati, sia in termini di presenze che di consumi. Anche bar, ristoranti e servizi di noleggio registrano un netto calo. La domenica resta l’unico giorno con una buona affluenza, ma si tratta spesso di un turismo “mordi e fuggi” che non sostiene il sistema. Le conseguenze si estendono a tutta l’economia costiera: meno turisti significano meno lavoro per alberghi, negozi, fornitori e stagionali, mettendo a rischio la tenuta finanziaria di intere comunità.
Per questo, l’associazione ha invitato gli operatori a non aumentare i prezzi, suggerendo solo piccoli adeguamenti. «Sul territorio nazionale esistono stabilimenti balneari per tutte le fasce di reddito: dal servizio essenziale alla struttura superattrezzata, l’Italia offre soluzioni per ogni esigenza», conclude la nota.