Un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Napoli su richiesta della Dda partenopea, è stata eseguita dalla Polizia di Stato nei confronti di 7 persone ritenute a vario titolo gravemente indiziate dei reati di trasferimento fraudolento di valori, usura aggravata dal metodo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, detenzione di armi aggravata dal metodo mafioso e detenzione e traffico di sostanze stupefacenti. Le indagini, svolte dalla Squadra Mobile di Napoli e dal Commissariato di Acerra e coordinate dalla Dda di Napoli, hanno consentito di far luce sull’esistenza di due gruppi camorristici operanti nell’acerrano, uniti da un’alleanza ma tra loro distinti tanto da avere ognuna i propri vertici ed affiliati: quello facente capo a Salvatore Andretta e quello facente capo a Bruno Avventurato. E’ stata inoltre accertata la fittizia titolarità o disponibilità delle ditte operanti nel settore delle onoranze funebri sul territorio di Acerra.
In particolare, le indagini hanno appurato che da decenni sul territorio di Acerra, nel settore delle onoranze funebri, si è sempre distinta la famiglia Pacilio che gestisce in modo pressoché monopolistico l’attività di trasporti funebri, servizi di tumulazione, inumazioni ed esumazioni, stampa ed affissione di manifesti mortuari sul territorio. Nel corso delle indagini è emerso che tale titolarità delle ditte funebri nel marzo 2022 era stata fittiziamente attribuita dai fratelli Pacilio ad Antonio Riemma, 76enne del luogo tra i destinatari dell’ordinanza eseguita oggi, al fine di eludere le disposizioni in materia di misure di prevenzione, essendo stata emessa a carico della ditta dei Pacilio un’interdittiva antimafia.E’ infine emersa la figura di Behar Jani, albanese di 47 anni, ritenuto gravemente indiziato di aver importato dalla Spagna nell’estate 2022 ingenti quantitativi di droga, del tipo amnesia, nonché di aver offerto in vendita ingenti quantitativi di cocaina e amnesia tra l’agosto e il settembre 2022, in concorso con Riemma.