Un “circolo vizioso”: gli incendi devastano i boschi, aumentano le temperature, piove sempre meno e avanza l’emergenza idrica che desertifica le campagne abbandonate dove per 10 anni non si potrà pascolare se sono sono state percorse dalle fiamme.
In questo 2024 in Sardegna si contano già oltre 4mila ettari andati in fumo, a cui si aggiungono gli ultimi incendi di questi giorni che fanno lievitare il dato.
Solo tra ieri e oggi almeno 800 ettari tra sughere e roverelle sono andati distrutti in un vasto rogo che ha impegnato la macchina antincendio regionale (tre elicotteri leggeri e due Super Puma) e quattro Canadair tra Nuoro e Orune, lambendo anche le campagne di Orani, Benetutti e Orotelli, dove pochi giorni fa un altro rogo si è divorato 450 ettari di bosco e macchia mediterranea. I soccorsi – Corpo forestale, agenzia Forestas, Protezione civile, volontari e vigili del fuoco – hanno lavorato per due giorni, anche di notte, contro fiamme alte decine di metri e tre fronti di fuoco estesi anche 7 km, avanzando verso aziende agricole e minacciando anche la zona industriale del capoluogo barbaricino.















