Accoltellato per aver rifiutato una sigaretta ad un 30enne che in meno di 24 ore è stato ammanettato dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio.
La vittima, un docente del liceo “Brocchi” di Bassano, ricoverato all’ospedale di Vicenza, è stato sottoposto a un intervento chirurgico per la rimozione di frammenti di una lama in ceramica, conficcata a pochi millimetri dall’aorta. I tempi per il suo recupero, considerata l’entità della ferita e lo choc, saranno lunghi. L’ indagato è stato individuato grazie alla segnalazione di un tassista della stazione ferroviaria che l’ha riconosciuto dalle fotografie mostrate dalla polizia Locale la quale ha attivato i militari di Bassano (Vicenza) che hanno bloccato l’aggressore mentre stava salendo su un treno.
Testimone del fermo del 30enne l’europarlamentare di Fdi Elena Donazzan, che per pura casualità ha assistito all’intervento dei carabinieri. “Avrei voluto scendere dall’auto e applaudire: dovremmo sempre dimostrare affetto e vicinanza a chi rischia quotidianamente per la nostra sicurezza. A tutti noi resta la percezione che la società stia cambiando radicalmente in peggio: violenza gratuita e paura nel vivere la quotidianità non sono sentimenti da accettare, ma sfide da combattere insieme”.
La vicenda ha lasciato dello sconcerto la città del ponte per la violenza, immotivata, esplosa ieri mattina verso le 7.30 del mattino, in una delle strade più trafficate del centro della città ma a quell’ora frequentata da poche persone. Il docente è stato avvicinato dal 30enne che gli ha chiesto una sigaretta. Al diniego l’aggressore ha reagito colpendo alle spalle, conficcandogli la lama del coltello nella spina dorsale fermandosi a pochi millimetri dall’aorta e dal midollo spinale.
Poi, si è dileguato, mentre i passanti lanciavano l’allarme, facendo accorrere i soccorsi e i carabinieri. “È una zona che merita un’attenzione particolare ma questo lo si sapeva già, anche perché a breve sarà il passaggio per centinaia di studenti che torneranno a scuola” ha detto l’assessore alla sicurezza del comune di Bassano del Grappa (Vicenza), Alessandro Campagnolo.
Più lapidario il commento del presidente del Veneto, Luca Zaia, secondo il quale ” rischiare la vita perché un balordo violento ti accoltella alla schiena per il rifiuto di una sigaretta, o senza alcun motivo, come accaduto dal Direttore Generale dell’Ulss Pedemontana Bramezza nella sua città di residenza, (aggredito senza ragione alcuni giorni fa da un balordo più volte arrestato a Treviso, ndr) non è ammissibile in una terra civile e pacifica come il Veneto”. “La ferita – aggiunge Zaia – era talmente grave che i neurochirurghi del San Bortolo di Vicenza hanno dovuto affrontare un intervento delicato e difficile. Di fronte a queste situazioni dobbiamo fare squadra per individuare contromisure efficaci, a cominciare dal presidio del territorio fino ad arrivare, se necessario, anche a un inasprimento delle norme a tutela delle persone per bene”.