Una coltre grigia avvolge New York. Il fumo e le ceneri degli incendi divampati in Canada raggiungono la Grande Mela e gran parte del nord est degli Stati Uniti, dove l’allerta per la qualità dell’aria è scattata per 100 milioni di americani.
ALLARME IN TUTTO IL NORD EST
L’emergenza è acuta a New York, dove l’indiced Aqi ha raggiunto quota 342, un livello ritenuto “pericoloso” per tutti i residenti, rendendo la città la più inquinata al mondo. La fitta foschia che avvolge la Grande Mela ha nascosto il sole e reso l’aria talmente irrespirabile da far tornare le mascherine, abbandonate nel post pandemia: ora sono riapparse nelle strade fra i residenti che cercano di mettere il naso e la gola al riparo da irritazioni.
NIENTE SPORT ALL’APERTO
Il peggioramento della qualità dell’aria che “stiamo sperimentando è un evento senza precedenti. “State al chiuso o indossate la mascherina all’aperto”, ha detto il sindaco di New York Eric Adams. Gli ha fatto eco il governatore Kathy Hochul: “siamo in una situazione di emergenza, se potete state al chiuso”. Le scuole della Grande Mela hanno sospeso le attività all’aperto per tutelare i bambini. Lo zoo della città ha deciso di chiudere per tutelare la salute di “visitatori, staff e animali”. Negli aeroporti della città la scarsa visibilità dovuta alla foschia sta rallentando le operazioni e i ritardi sono in media di un’ora. “Limitate l’esposizione. Questa non è una buona giornata per allenarsi per un maratona”, ha detto Adams chiedendo agli amanti della corsa di non celebrare il Global Running Day all’aperto.
TORNANO LE MASCHERINE
Ma è tutto il nord est degli Stati Uniti a risentire del fumo e delle ceneri che arrivano dal Canada. Le attività all’aperto sono state sospese anche nelle scuole di Washington Dc. A Philadelphia le autorità sanitarie hanno esortato i cittadini ad “evitare un’eccessiva attività fisica all’aperto e, se possibile, a usare la mascherina”. A Charlotte, in North Carolina, si registra la peggiore qualità dell’aria dal 2016. E se milioni di americani respirano con difficoltà, per i canadesi la situazione è ancora peggiore. Toronto, Montreal e Ottawa sono le città che stanno pagando il prezzo più alto delle centinaia di incendi che bruciano il Paese, con la situazione che non è destinata a migliorare a breve. Il servizio meteorologico ha infatti messo in guardia su un possibile peggioramento nei prossimi giorni. I più a rischio sono gli anziani, i bambini e le donne incinta. Da qui l’esortazione a stare al chiuso per evitare problemi respiratori e un affollamento eccessivo degli ospedali che, negli ultimi giorni, hanno già registrato un aumento record delle richieste di aiuto per intossicazione.