Filippo Turetta indagato per tentato omicidio

186
0
.occhio.com

Sono ore cruciali per gli inquirenti che indagano sui 22enni scomparsi da sabato scorso in Veneto, mentre si aggrava la posizione di Filippo Turetta, l’ex fidanzato di Giulia Cecchettin, che, da stamattina, risulta indagato dalla Procura di venezia per l’ipotesi di tentato omicidio.

Da quanto riferiscono fonti vicine a chi indaga, a complicare la posizione del ragazzo è un video nel quale lo si vedrebbe aggredire a mani nude Giulia Cecchettin la notte di sabato scorso. Il filmato è stato ripreso dalle telecamere disicurezza dello stabilimento “Dior” di Fossò (Venezia), che si trova sulla strada dove erano state già repertate presunte macchie di sangue e dei capelli, domenica scorsa. 

Nelle immagini si vedrebbe poi il giovane caricare Giulia, sanguinante nella sua auto. 

La Procura, intanto in una nota, fa sapere che “al fine di non lasciare inesplorato alcuno spunto investigativo, sono state disposte alcune perquisizioni”. In particolare quella, durata 3 ore, nella casa di Filippo Turetta a Torreglia, in provincia di Padova per acquisire ulteriori elementi, dopo l’iscrizione del giovane nel registro degli indagati per tentato omicidio. 

In casa presenti i familiari di Filippo, i genitori e un fratello 17enne. L’avvocato nominato d’ufficio per rappresentare Filippo, Emanuele Compagno, ha riferito che madre e padre hanno dato la più ampia collaborazione.

“L’auspicio -proseguono gli inquirenti -è che si tenga conto della difficoltà e della delicatezza degli accertamenti, nonché della sofferenza in cui versano le famiglie coinvolte”. Notizie imprecise, conclude la nota “rischiano di creare inutili aspettative”.

Con l’avanzare delle indagini, i legali delle famiglie dei ragazzi commentano gli esiti. 

Sulla presenza di un video che, secondo indiscrezioni di stampa, riprenderebbe un’aggressione il legale  sottolinea: “Ho letto anche io, ma non ne so nulla”. “La famiglia di Filippo chiede che tornino entrambi e che diano segni della loro  presenza – conclude l’avvocato – Filippo, se vuole e si sente meno a  disagio, può chiamare anche me in qualità di suo difensore”, ha dichiarato all’Adnkronos  l’avvocato Emanuele Compagno, nominato d’ufficio legale di Filippo Turetta.      

Riguardo all’iscrizione del 22enne nel registro degli indagati, ha poi aggiunto: “Non sappiamo se sia un atto necessario  per procedere con indagini più approfondite, certamente c’è molta  apprensione da parte di tutta la famiglia”.

“Dai racconti della sua famiglia Filippo è sempre stato un ragazzo  modello – osserva l’avvocato – un ragazzo impegnato tra università e  sport, che mai ha avuto screzi. Un ragazzo d’oro insomma e quindi li  ha molto colpiti questa ipotesi (di reato ndr) che ad oggi è ancora  tutta da confermare”.

Interviene anche il legale della famiglia Cecchettin, Stefano Tigani, che afferma: “Immaginiamo anche che l’iscrizione di Filippo nel registro degli indagati sia un atto dovuto per accertamenti irripetibili. Non facciamoci prendere dal panico”.

Sull’esame del Dna sulle macchie di sangue e delle immagini di videosorveglianza “non sappiamo nulla – ha aggiunto – sono dettagli delicati che se anche sapessimo non mi sentirei di commentare, non voglio compromettere passaggi delicati dell’attività d’indagine”, ha detto ancora il legale. 

Dopo le presunte tracce di sangue, repertati anche dei capelli  Sul tratto di asfalto, in zona industriale a Fossò (Venezia), dove domenica mattina sono state repertate le presunte macchie di sangue, sarebbero stati trovati anche dei capelli. Materiale biologico – riferiscono i quotidiani – che è stato inviato per le analisi di laboratorio ai Ris dei Carabinieri, per confrontarne il dna con quello di Giulia e di Filippo. Le tracce erano state trovate dai Carabinieri nella V Strada dell’area industriale di Fossò, a circa 6 chilometri di distanza dal parcheggio di Vigonovo, davanti alla casa di Giulia, dove i due ragazzi era stati uditi litigare in macchina. In quel punto ci sono le telecamere perimetrali di uno stabilimento, che potrebbero avere ripreso immagini utili per l’indagine. Quella stessa  notte, intorno alle 23.30, una cella telefonica aveva agganciato il telefonino di Turetta, mentre si muoveva in una delle parallele vicine, la Prima Strada.

agos_.it
iseofinestre.com
medi-market.it
Previous articleRovigo, centrato il Superenalotto
Next articleGaza, approvato l’ingresso di autocisterne

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here