Il toto-tema non ha sbagliato più di tanto per questa Maturità edizione 2024. Sono usciti Ungaretti, con la poesia “Pellegrinaggio”, e Pirandello, due autori attesissimi anche se il tam tam social si lamenta: “Testi difficili”. Non chiedetelo però ai maturi dello scorso anno che con ironia misto rabbia hanno fatto notare che “noi lo scorso anno Moravia e Quasimodo…”. Le tracce, l’ansia che si scioglie all’uscita dalle scuole e le storie, come quella di Gaetano, unico maturando in classe a Ustica, o di David Movsisian, scappato dai bombardamenti russi sull’Ucraina.
Le tracce ora sono ufficiali, il Ministero all’Istruzione e al merito le ha pubblicate. Il brano tratto da “Storia d’Europa” di Galasso che invita i maturandi a riflettere sulla bomba atomica; uno scritto tratto da “Profili selfie e blog” di Maurizio Caminito che chiede di approfondire l’importanza e il senso del diario nell’era digitale. Emozionata la nipote Piera per l’uscita di un testo tratto dall’elogio dell’imperfezione di Rita Levi Montalcini: “Per mia zia, l’imperfezione era un vantaggio e non il contrario”. Nelle tracce anche un estratto da “Riscoprire il silenzio” della giornalista Nicoletta Polla Mattiot e una traccia a partire da un brano tratto da “L’Intuizione dei costituenti” della docente del Politecnico di Milano Maria Agostina Cabiddu, giurista che ha firmato l’appello dei costituzionalisti contro il premierato.
Francesca Tufano