Nel carcere di Verona Filippo Turetta gode dei diritti riconosciuti a tutti i detenuti, e può quindi guardare anche la tv. Nulla vieta che possa assistere alle dirette televisive che trasmetteranno i funerali di Giulia Cecchettin. Le esequie si svolgeranno nella basilica di Santa Giustina a Padova, la città dove entrambi studiavano ingegneria biomedica. Intanto il ragazzo ha rivisto i genitori, Nicola Turetta ed Elisabetta Martini.
Si sarebbero dovuti incontrare qualche giorno fa, poi la visita era stata rimandata perché né lui né loro erano pronti. Alla fine è successo il 3 dicembre, quando per Turetta scattava l’ottavo giorno nel carcere Montorio di Verona. Il colloquio con i genitori è durato un’ora. Ci sono state lacrime e abbracci, secondo quanto si è appreso. “Grazie per essere venuti da me”, avrebbe detto Turetta che, sin da quando era stato estradato in Italia, continuava a chiedere di poterli vedere.
Turetta avrebbe detto che era “ossessionato” da lei, che la voleva “solo per sé” e che non accettava “la fine della storia”. Adesso bisogna vedere cosa ne penseranno i giudici. Con la premeditazione o altre aggravanti – come la crudeltà o i motivi abietti – la pena massima per Turetta passerebbe da 30 anni, ossia quella delle imputazioni attuali, all’ergastolo. L’autopsia sul corpo della ragazza ha confermato che è morta per emorragia: circa 20 le coltellate inferte da Turetta, di cui una – al collo – giudicata fatale. Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha proclamato il lutto regionale per i funerali di Giulia Cecchettin”