Giubileo: in 120.000 a San Pietro per accogliere Papa Leone XIV

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Oltre centoventimila giovani da tutto il mondo hanno invaso pacificamente Piazza San Pietro e l’intera zona del Vaticano per partecipare alla messa di benvenuto del Giubileo dei Giovani, primo evento di massa del grande appuntamento giubilare. L’affluenza, superiore a ogni previsione, ha visto migliaia di partecipanti rimanere anche lungo via della Conciliazione, impossibilitati a entrare in piazza ma comunque coinvolti nella celebrazione grazie ai maxi-schermi.

A sorpresa, Papa Leone XIV è apparso a bordo della papamobile, percorrendo un lungo tragitto tra la folla entusiasta e commossa, per poi rivolgere un saluto pieno di significato:
“Siete il sale della terra, siete la luce del mondo. Il mondo ha bisogno del vostro messaggio di speranza”.

Durante la celebrazione presieduta da monsignor Rino Fisichella, il Papa ha parlato in italiano, inglese e spagnolo, esortando i giovani a diventare testimoni di pace e riconciliazione:
“Vogliamo la pace nel mondo. Preghiamo per la pace. Il nostro grido deve essere per la pace”, ha detto tra gli applausi.

Segni forti sul tema della guerra e della pace

Il messaggio di pace si è fatto ancora più forte durante l’offertorio, quando due giovani palestinesi hanno mostrato sul palco la loro kefiah, simbolo culturale e politico, accolta da un applauso lunghissimo dei presenti. Le bandiere della Palestina hanno sventolato in tutta via della Conciliazione, sottolineando l’importanza del messaggio in un momento in cui le ferite dei conflitti internazionali, dall’Ucraina alla Striscia di Gaza, sono ancora aperte.

Oltre un milione attesi entro la settimana

Il successo del primo giorno conferma le previsioni: oltre un milione di giovani potrebbero arrivare a Roma entro la fine della settimana. Lo ha confermato anche il questore di Roma, Roberto Massucci, parlando di “una partecipazione eccezionale e ben gestita”.

Il Papa incontra gli influencer e i catecumeni francesi

La giornata si era aperta con l’incontro tra Papa Leone XIV e un gruppo selezionato di influencer under-30, seguiti da alcuni catecumeni francesi, giovani pronti a ricevere il battesimo. Il Pontefice ha parlato senza filtri, affrontando temi centrali per le nuove generazioni:
social media, fake news, sesso, droga, solitudine e bisogno di relazioni autentiche.

“Il mondo ha bisogno di ponti, non di muri. Ha bisogno di reti vere, non solo virtuali”, ha detto Leone XIV, mostrando grande empatia per le sfide dei giovani.

Una gioventù che canta, prega e sogna un mondo diverso

Tra canti, preghiere e bandiere colorate, la gioventù del Papa ha portato a Roma un’energia vitale, attraversando confini e fatiche per essere presente. Dall’Ucraina alla Palestina, passando per ogni angolo del mondo, i giovani hanno affrontato il viaggio per vivere una settimana di spiritualità, condivisione e impegno.

Un messaggio chiaro contro la cultura dell’indifferenza

Nel suo intervento conclusivo, il cardinale Prevost ha lanciato un appello potente:
“Rinunciate alla cultura della morte che oggi si manifesta nell’indifferenza, nella droga, nella sessualità senza amore, nella disumanizzazione e nell’ingiustizia”.

Con la promessa di rivedersi a Tor Vergata, si è chiusa una giornata storica che ha segnato l’inizio ufficiale del Giubileo dei Giovani 2025, sotto il segno della pace, della speranza e del coraggio di cambiare il mondo.

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