Presunti membri di milizie paramilitari hanno dato fuoco a 35 autobus e alla cabina di un macchinista di treno a Rio de Janeiro, paralizzando interi quartieri della città brasiliana, dopo che uno dei loro leader è stato ucciso in un’operazione di polizia.
Lo hanno riferito le autorità. Il governatore dello Stato Claudio Castro ha affermato che si è propagato il caos dopo l’uccisione, da parte delle forze dell’ordine, del nipote e braccio destro di un boss della milizia noto come ‘Zinho’, ‘Faustao’.
Un “duro colpo a una delle più grandi milizie dell’ovest” di Rio – ha detto – a cui ha fatto seguito l’arresto di 12 persone per sospette “azioni terroristiche”. Il municipio ha dichiarato un allarme di livello tre su una scala di cinque, avvertendo residenti e turisti di possibili “incidenti ad alto impatto”.
I trasporti pubblici in città sono stati parzialmente sospesi.
